Uno spettacolo di teatro e musica all’interno esistenziale, vivacissimo e doloroso, di una protagonista (suo malgrado) della vita politica e culturale delle orti italiane a cavallo tra il XV e il XVI secolo: gli amori, gli intrighi, i sogni di una nobile ragazza, Lucrezia Borgia, rivissuti in un giorno chiave della sua vita: le nozze con Alfonso I d’Este a Ferrara. Lucrezia, condannata a recitare una parte, è pegno di guerra ma anche inarrestabile soldato in politica: tutta la sua vita di donna, figlia, moglie, amante e madre la schiaccia in un destino femminile da cui non può sfuggire. Ricordi e relazioni ritornano nel suo discorrere con i fantasmi della serata: l’incontro con la competitiva cognata Isabella d’Este; i precedenti mariti, Giovanni Sforza, signore di Pesaro, e Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie; la presenza ingombrante del padre, Papa Alessandro VI, e del Valentino, suo fratello Cesare Borgia. Dall’infanzia alla maturità scorrono le ossessioni di Lucrezia: l’uccisione dell’altro fratello, Giovanni duca di Gandia, le relazioni forzate e quelle amate, i figli, perduti e quelli avuti. Intanto, la festa si svolge tra infinite portate e rappresentazioni teatrali. Lucrezia è impegnata prima nella vestizione di un abito, che sarà armatura, attrezzeria, prigione, rappresentazione evidente del peso del potere che la schiaccia, la ingabbia e la sorregge da cui pian piano, poi, sceglierà di liberarsi, svestirsi, fino a restare nuda e sola. Libera? La musica è spezzata tra consuetudini di corte e straniamento interiore, là dove si stringe e si allarga la coscienza di una donna costretta a diventare una delle figure femminili più controverse del Rinascimento italiano. Nunzia Antonino, Lucrezia
Carlo Bruni, direzione
Antonella Ruggiero, assistente alla regia
Bruno Soriato, spazio scenico
Lucidiscena, tecnologie di scena
Luigi Spezzacatene, costumi
Musiche di autori vari:
Gianvincenzo Cresta, interventi elettronici
Ensemble I Ferrabosco
Valerio Latartara, viola da braccio
Luciana Elizondo, viola da gamba
Gioacchino De Padova, viola da gamba
Giuseppe Petrella, liuti
Una produzione di:
Linea d’onda – Associazione di bonifica culturale
con il sostegno di Teatro Koreja
in collaborazione con
Kuziba compagnia teatrale | Sistema Garibaldi – Progetto teatrale di rete | Circolo dei Lettori di Bisceglie
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