Una nuovissima opera della compositrice Sarah Angliss, che racconta la storia del “gigante irlandese” del XVIII secolo che fu tradito in nome della scienza.
“Prima non nuocere”, dicono tutti i medici. Ma cosa succede quando il corpo di un paziente è così straordinario che il suo cadavere diventa un oggetto del desiderio, un trofeo? Giant racconta la vera storia del chirurgo John Hunter e della sua ossessione per Charles Byrne, un uomo che alla fine avrebbe tradito in uno degli atti più inquietanti dell’era dei tombaroli.
Scritto a cinque voci, Giant utilizza strumenti del diciottesimo secolo, elettronica dal vivo e macchine musicali su misura mentre ricorda vividamente gli eventi che circondano la morte di Byrne: una storia straordinaria che risuona attraverso i secoli.